L'Indice degli Inferni Fiscali 2024, pubblicato dalla 1841 Foundation, classifica i paesi con le peggiori politiche fiscali e governance inefficiente. Russia e Venezuela guidano la lista, mentre l’Argentina rimane tra i peggiori nonostante il cambio di leadership. L’Irlanda si conferma paradiso fiscale, mentre gli Stati Uniti restano nella media. L’articolo analizza anche le prospettive future per Argentina e Ucraina
La 1841 Foundation ha pubblicato la nuova edizione dell’Indice degli Inferni Fiscali, un report annuale che mette in evidenza i paesi con le peggiori combinazioni di politiche fiscali oppressive e governance inefficiente.
Anche quest’anno, come nelle edizioni precedenti del 2022 e 2023, l’indice evidenzia i paesi più critici dal punto di vista fiscale.
Russia e Venezuela si sono aggiudicate ex aequo il titolo di peggiori “inferni fiscali” al mondo. Un primato tutt’altro che invidiabile.
L’indice analizza principalmente nazioni dell’Europa e delle Americhe, motivo per cui alcuni paesi con condizioni simili in Asia e Africa non compaiono nella lista.
Fa un po’ specie trovare la Romania classificata come “paese a rischio”, mentre la presenza dell’Ungheria è meno sorprendente, date le sue politiche economiche poco in linea con gli standard europei.
Per molti sarà inaspettata la presenza dell’Argentina al terzo posto tra i peggiori paesi, ma occorre considerare che l’indice si basa su dati riferiti al 2023, periodo in cui l’attuale presidente Javier Milei non era ancora entrato pienamente in carica.
Sarà interessante osservare l'evoluzione dell’Argentina nella prossima edizione dell’indice, così come nel “Economic Freedom of the World” e nell’“Index of Economic Freedom”. Si spera in un miglioramento significativo, anche perché l’Argentina è uno dei sette paesi ad essere comparso in tutte e quattro le edizioni dell’Indice degli Inferni Fiscali.
Sul fronte opposto, dieci paesi sono stati valutati come veri e propri “paradisi fiscali”, con l’Irlanda che svetta al primo posto come migliore giurisdizione.
Gli Stati Uniti non rientrano tra questi, pur posizionandosi lievemente sopra la media. Tuttavia, c’è ancora molto margine di miglioramento. Anzi, secondo l’autore, è probabile che il quadro fiscale americano possa peggiorare nei prossimi anni.
Nota finale: se è lecito aspettarsi miglioramenti da parte dell’Argentina, resta invece incerta la situazione dell’Ucraina una volta concluso il conflitto in corso. È probabile che i paesi occidentali offrano ingenti aiuti per la ricostruzione, ma resta il timore che tali fondi vengano sprecati, a meno che non vengano condizionati a riforme strutturali e serie. Tuttavia, l’esperienza insegna che l’assistenza internazionale finisce spesso per consolidare cattive pratiche piuttosto che incoraggiare politiche virtuose.
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